Smart Working, locuzione molto gettonata nell’ultimo anno e mezzo, è la nuova modalità di lavoro che coinvolge diverse categorie di lavoratori a causa dell’attuale crisi sanitaria COVID-19. Ma perché chiamarlo Smart Working, potremo definirlo anche "Art Working", un nuovo ambiente nel quale si mischiano e si integrano una tazza di latte e caffè, una felpa e un pantaloncino, con una videoconferenza per discutere un'importante attività di rilascio di nuove funzionalità al Logistic Management System, seduti comodamente dalla propria scrivania. E perché no, tra una lavatrice e un’altra e la preparazione del pranzo, potremo ancora ritrovarci il laptop o lo smartphone ad occupare una delle due mani, diventando a tutti gli effetti un Add-On del nostro corpo.
Lo smart working è una sfida in corso, sposta il surfing di uno scooterista o di un automobilista tra le strade cittadine, ad un surfing tra pagine web, database e connessioni remote. Le reti casalinghe, costituite prevalentemente da un modem, fanno transitare giga e giga di dati al giorno, un flusso continuo che i nostri dispositivi e gli algoritmi contenuti devono efficientemente gestire per soddisfare la nostra richiesta di contatto con il mondo esterno. Gli incidenti stradali si virtualizzano e cominciamo ad assistere a sempre più incidenti informatici.
Potremmo parlare di una MATRIX primordiale?
E così come succede in Matrix questo nuovo ambiente nasconde pericoli di non facile e immediata comprensione. Attività semplici di cut, copy, paste, il click di un link in una email, l’apertura di una pagina web tra i preferiti spostano oggetti apparentemente irreali, ma in realtà più reali di quello che immaginiamo.
Un pericolo molto frequente che si incontra in rete è il phishing, forma di criminalità online ampiamente diffusa. È fondamentalmente un’attività di inganno nella quale un malintenzionato cerca di reperire informazioni personali e dati di accesso fingendosi un fonte attendibile.
Secondo i dati ufficiali diffusi dopo il primo lockdown del 2020 questa forma di criminalità sarebbe aumentata del 600% rispetto ai livelli pre-pandemia.
Altre tattiche di phishing in corso di diffusione sono il QR Code Phishing e il Technical Phishing. Mentre la prima è facilmente comprensibile la seconda consiste nell’inserire un link in una email, ad esempio www.example1(punto)it, mentre il tag href contiene www.example2(punto)com.
E allora, come si può contrastare il phishing?
Niente di più semplice... attenzione al mittente e ai contenuti della email!
Di Francesco Bongiovanni, articolo originariamente pubblicato su Difesa Online.
Questa pillola approfondisce il decimo episodio dei CyberSeComics di Pluribus One: CyberSeComics Ep. #10 - Smart Working.
La versione di questo episodio in lingua inglese è disponibile qui: CyberSeComics Ep. #10 - Smart Working.
Riportiamo la vignetta anche qui sotto.
Il commento di Pluribus One.
La pandemia ha probabilmente solo accelerato un processo destinato a compiersi con la trasposizione al digitale di ormai quasi tutte le nostre attività quotidiane.
Questo comporta un inevitabile e maggiorato pericolo di incappare in truffe informatiche.
Ricordiamo quindi una delle nostre migliori armi contro le frodi online: Pluribus One Internet Security® è il nostro servizio gratuito per la navigazione sicura su Internet, che ha come scopo primario quello di garantire una navigazione sicura e libera da Phishing, Malware, e Scam. E, tra le altre feature, consente di evitare la pubblicità indesiderata.
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